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domenica 2 febbraio 2014

Due amici, un'idea, un'impresa...

...MA IN ITALIA NO!

(immagine da: www.lindipendenza.com)


"Ti va di mettere su un'azienda?"
"Bella idea. Ma dove vorresti aprirla?"
"Pensavo di aprirla in Italia. Ti andrebbe bene?"
"Uhm.....Guarda a pensarci non mi sembra una bella idea, non mi convince la location. "
"Come mai? cosa c'è che non va in Italia?"
"Allora, inizio ok? tu ascolta attentamente senza interrompere"

"Per prima cosa bisogna recarsi allo sportello SUAP del comune dove si è deciso di aprire l'attività. e presentare domanda e poi dimostrare di essere un onesto cittadino; quindi non aver mai   avuto fallimenti aziendali,  pendenze giuridiche a proprio carico, e tante altre cose,  il tutto verrà approvato, si spera. Dopo di che bisogna recarsi all'ufficio tecnico e presentare un ulteriore modulo, scaricabile da internet e compilarlo in tutte le sue parti. Nel caso ci sia qualche dubbio tra quale modulo utilizzare, perché esistono moduli che variano a seconda del numero di abitanti presenti nel comune dove si è deciso di aprire l'azienda, ci sono i tecnici addetti che ci aiuteranno, anche qui si spera. Superato anche questo ostacolo si stipula il contratto di locazione dell'immobile sede dell'attività. Entro 30 giorni, dopo la stipula del contratto, dovrò recarmi alla CCIAA per avere l'autorizzazione di pubblica sicurezza e la tenuta del Registro. Dopo di che, richiedo la Partita Iva presso l'Agenzia delle entrate più vicina. Poi dovrò ricordarmi di aprire la posizione INPS e assicurativa dell'azienda. Adesso saremo operativi e pronti per cominciare a lavorare."

"In fin dei conti non mi sembra una cosa così impossibile da fare. Secondo me sei tu che parti già prevenuto."
"Io parto già prevenuto?!?diciamo che tutta la prassi burocratica è una "passeggiata". Vuoi sapere il perché sono tanto "prevenuto"?"

"Leggi qua"


  1. La terza società analizzata è una ditta addetta alla costruzione di motori e apparecchi elettrici e consta di 2 soci e di 19 dipendenti.
Posto che il lavoro viene svolto in un capannone di 1.240 mq e che l’attività usufruisce di un furgone per i trasporti.
Il reddito annuo ammonta a 76.600 euro e le voci dei versamenti fiscali riguardano:

 contributi previdenziali 15.082

IRPEF  15.537

Addizionali IRPEF  941
IRAP  12.634
 ICI  2.236
 INAIL  1.737
 CCIAA  289
 Bollo furgone  146
 Imposta / tariffa sulla PUBBLICITÀ‘  81
 TASSA / TARIFFA Rifiuti  5.985
TOTALE VERSATO  54.667 
 TOTALE a CARICO  49.107
( fonte da: http://www.investireoggi.it/fisco/aprire-unimpresa-in-italia-quante-tasse-si-pagano/ )

"Uhm....sai che non sono più così tanto convinto di aprirla in Italia?Sarebbe meglio cercare un altro posto. Va bene?"
"Si concordo con te, meglio non investire in un paese come questo!"

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