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giovedì 28 febbraio 2013

Agli elettori del M5S


Agli elettori del M5S.

Innanzitutto mi presento. 
Mi chiamo Vero e di cognome Falso. 
Sono nato nella terra del Nulla e ora vago nella città del Niente. 
Ho sempre parlato per me. 
Non ho usato mai intermediari. 
Ho votato Ingroia. 
Ho letto, sentito, ascoltato e osservato. 
Ho pensato con la mia testa. 
Quando qualcosa non andava ho urlato opponendomi con tutto me stesso. 
Quando ho creduto in qualcosa ho cercato di riconoscerne il bene e il male. Quando arrivava il momento dire STOP: "questa cosa si cambia", l'ho fatto
Ho sempre "pagato" i miei errori. 
Ho parlato in prima persona. 
Ho ricevuto insulti e lamentele per quello che ho detto, scritto, pensato.
Mi sono battuto per un ideale. 
Ho perso per la mia ideologia e molte volte mi sono arreso.

Ora però la città del Niente mi sta stretta. 
Le mie urla si sentono poco.
 Il mio nome non mi piace.
 L'ho cambiato in Beppe e il mio cognome in Grillo. 
Sono una nuova persona nata nella terra Italica. Ora vago nel Parlamento Italiano dei Soldi. 
Ho sempre parlato per me. 
Non ho usato intermediari. 
Ho votato per me stesso. 
Ho eseguito gli ordini che io stesso dettavo. 
Ho cercato di cambiare la testa alle persone. 
Quando mi è stato riconosciuto un errore ho risposto con offese e insulti. 
Il "lavoro sporco" non l'ho mai fatto in prima persona ma ho mandato sempre gli altri. 
Quando ho creduto in qualcosa, dopo ho fatto l'opposto. 
Ho sempre "pagato" per i miei errori, compreso il condono e l'accusa di omicidio. 
Ho ricevuto insulti e tant'altri ne ho sparsi. 
Ho cercato di perseguire il potere con tutti i mezzi possibili. 
Alla fine ci sono riuscito. 
Ho riso per come ho giostrato le mie giostre. 
Ho perso la mia ideologia che molte volte ancora adesso non so quale sia.


martedì 26 febbraio 2013

Elezioni politiche 2013: Un Italia che non c'è


Calma. Respiro. Rifletto.

Ho assistito ad uno scempio. Non avrei mai pensato di dover essere spettatore di un evento simile. Tutto ad un tratto mi sono trovato in una realtà virtuale fatta di proezioni/exit poll. Ho visto gente esultare (grillini, berlusconiani), gente accusare (Ingroia), gente ammutolita (Bersani, Renzi). Ho visto un' Italia ferma, incapace di dare una svolta al proprio futuro. Non mi sarei aspettato che i miei compaesani votassero ancora una volta per il centrodestra (oltre il 29%). Non me lo sarei aspettato visto tutto il male che questi "uomini" hanno commesso nei confronti di tutti noi, dopo tutte le loro malefatte, le loro brutte figure che hanno messo in ridicolo l'Italia al cospetto del mondo. Non posso credere che una certa parte di popolazione creda ancora alle loro belle facce piene di falsità. Non voglio credere che regioni del Sud (Campania, Sicilia, Puglia, Calabria) abbiano ancora una volta scelto la parte sbagliata. 
Qualche post fa avevo difeso e creduto in un' Italia unita. Ora posso affermare con il mio disprezzo più assoluto, che le persone di quelle terre (io sono nato in Campania) meritano tutto quello che stanno passando. Meritano tutta la povertà che stanno vivendo. Sono schiavi di una politica che rende schiave le persone ignoranti. Loro (PDL) attingono le proprie risorse là dove l'ignoranza (Sud), a questo punto, regna sovrana. Non mi capacito nemmeno dell'esultanza a dismisura dei grillini frutto, forse, di una poca esperienza ai "grandi palcoscenici" che non li rende coscienti della gravità della situazione. Dopo i risultati elettorali ci troviamo di fronte ad una situazione molto simile a quella in cui versa la Grecia... e questi gioiscono? 
Secondo il M5S non ci sarà più: una politica falsa, una politica piena di soldi, non ci sarà più questo, non ci sarà più quell'altro. Forse conviene ricordare a Grillo che dopo queste elezioni, entro breve tempo non esisterà più un' Italia. Il modo di fare dei grillini li rende presuntuosi e la presunzione non porta da nessuna parte. L'esempio è sotto gli occhi di tutti. Bersani si considerava il "Dio Vittoria" invece si è ritrovato con un pugno di mosche in mano. Per settimane si era fatto vanto, durante tutta la campagna elettorale, di una facile vittoria. Fino ad ora ha vinto solo il suo silenzio, concluso con un imbarazzante: "Io non abbandono la nave".
Ora ci aspettano mesi di urla, accuse, e di nulla di fatto. L'Italia pian piano scivolerà sempre più giù. 
I grillini pian piano faranno i conti con la realtà del governare, Bersani si renderà conto che si è "sputtanato" appoggiando Monti (perché secondo me non l'ha ancora realizzato), Berlusconi continuerà a far finta di niente e a fare promesse del tipo: "Italiani vi restituirò la vita una volta morti" (cosi i vecchietti andranno al sindacato ad informarsi sul come fare), e l'Italia piano piano senza lamentele soccomberà in un coma profondo.


Panico. Paura. Ansia.

Ho 24 anni. 
Sono giovane
Amo la politica
Amo il mio paese
Amo la mia città
Amo la mia gente 
Amo la mia casa
Amo il mio ieri
Amo il mio oggi
Ma forse non amerò più il mio domani 

Sono pieno di angosce che fino all'ultimo ho sperato potessero svanire con l'aiuto di un governo in grado di garantirmi un futuro ricco di tranquillità e stabilità. Nulla di tutto questo è accaduto. Colpa dei miei concittadini che quando sono chiamati a decidere su qualcosa d'importante soffrono di ansia da prestazione. Questa ansia li logora al tal punto che sul più bello, quando pensano di aver fatto la scelta giusta, SBAGLIANO.
Ora mi ritrovo qua con un futuro ancora da costruire. Un domani che vedo ancora più nero, con la consapevolezza che un giorno quel poco che ho costruito, grazie a lavori saltuari e sacrifici, mi sarà tolto per colpa dell'ignoranza della gente che crede ancora nelle favole del Politico Pinocchio.


sabato 23 febbraio 2013

Il voto utile

Siamo giunti al termine di una comica campagna elettorale. Abbiamo visto: chi parla da solo senza mai entrare in dibattito (Grillo), chi promette promesse da film "Papà una promessa è una promessa" (Berlusconi), chi invece cerca di ammaestrare e domare gli italiani con il bon ton e una modesta sincerità (Bersani). Siamo alle solite bizze da bar, dove battute e nomee (vedi TSUNAMI TOUR, sembra il nome del tour dei Tokio Hotel) si sprecano e cadono nel vortice del grottesco tipico italiano. Questi "politici" sono tutti uguali, ancora una volta. Nessuno escluso. Il M5S ricorda il primo Forza Italia del '94: stessa storia, stessa crisi, stessa idea di poter cambiare le sorti dell'Italia inculcata nella testa di ogni singolo cittadino. Analogie talmente spaventose che al solo pensiero rabbrividisco. Io sono stufo di ascoltare gente che non ha a cuore nulla. Berlusconi è preso dalla smania di onnipotenza  e crede che vincendo potrà porre fine a tutti i suoi guai giudiziari e non. Bersani sembra un "domatore domato" che cerca di vendersi di qua e di la sottostando ad una tacita alleanza con il Professor Monti. Monti sembra il solito fighetto uscito dalla Bocconi che pensa che con i soldi degli altri (ma guai a toccare i loro!) si possano risolvere i problemi. Tipici atteggiamenti di gente fasulla. Nemmeno fondendo uno per uno questi personaggi e ricomponendoli in un unica persona otterremmo qualcosa di buono
Quindi sapete cosa vi dico? Andate là è votate per chi volete votare. Voto utile non esiste. Nessuno è diverso dall'altro. La mattina terminate le elezioni continueremo a svegliarci alle sette ed andare a lavorare per mille euro sudati. Continueremo a criticare chiunque si aggiri in Parlamento e Senato. Continueremo a vedere gente che ruba soldi allo Stato italiano con rimborsi di ogni genere. Gente messa lì per gioco e per interessi altrui. Continueremo a subire ingiustizie da questi pagliacci. I giovani continueranno a vivere nell'ombra. E le mie palle continueranno a girare.....


Uno sfogo che ci voleva. Dopo avere letto cinque/sei programmi elettorali, ho capito che nessuno farà davvero qualcosa per noi. Nessun partito che uscirà vincitore sarà in grado di risolvere le cose perché non c'è la volontà di farlo. Ho letto solo tante promesse e belle parole (a volte incomprensibili). Ho ascoltato così tanti comizi che le mie orecchie hanno incominciato ad avere un' entità propria a tal punto che captavano prima loro le stronzate che il mio cervello.
Vi auguro una buona domenica e un buon voto con la speranza che in un futuro nessuno dovrà più scrivere e pensare queste cose

giovedì 7 febbraio 2013

PDL: il programma politico


Oggi mia mamma mi ha detto di andare a fare la spesa ricordandomi di prendere la lista prima di uscire. Arrivato al supermercato mi sono ritrovato davanti un elenco puntato infinito, di ben 18 pagine, che ha turbato la mia mattinata. Dopo lo shock iniziale ho osservato bene e ho notato che quello che avevo tra le mani era la lista della spesa del PDL. Così dopo aver finito la spesa mi sono seduto nell'area relax del supermercato e ho deciso di iniziare a leggere questo famoso programma. Fin dalle prime battute si nota come sia forte l'attaccamento di questo partito nei confronti di Silvio Berlusconi.

I primi elenchi puntati parlavano di: 
  • elezione diretta e popolare del Presidente della Repubblica (avrebbe così la certezza della conquista del Colle grazie al suo carisma, che, è inutile nasconderlo, incanta molti italiani.)
  • rafforzamento dei poteri del governo  (chissà come mai???)
Proseguendo nella lettura scorgo punti interessanti come: 
  • l'abolizione dei finanziamenti ai partiti 
  • dimezzare tutti i costi della politica
Cose giuste e ovvie, tuttavia nessuno ha mai veramente cercato di porre fine a questi sprechi. Nessun partito si è mai preso la briga di dire "questi soldi non li vogliamo". Nessuno governo ha cercato di proporre un decreto legge che avesse come obiettivo quello di abbassare gli stipendi dei parlamentari italiani portandoli alla media di quelli europei.
Dopo di che il programma si concentra sulla politica estera dove si ritrovano idee simili a quelle del PD. Molto più chiaro e semplice, quello del PDL contiene punti che colpiscono subito l'opinione pubblica stimolando l'interesse collettivo, quali:
  • Centralità dell'Italia nella politica Europea
  • Elezione popolare diretta del Presidente della Commissione europea
  • Superamento di una politica europea di sola austerità 
Il PDL ha come obiettivo quello di porre l'Italia al centro delle questioni europee. Se tale operazione riuscisse in maniera corretta, ne trarremmo numerosi vantaggi sia dal punto di vista economico, sia per il rilancio della nostra immagine. Un altro spunto che colgo con interesse è l'elezione del Presidente della Commissione Europea tramite voto popolare. Un atto che conferirebbe più valore all'UE e che aumenterebbe  il senso di appartenenza e di coesione all'interno dell'Unione Europea.
Questi primi punti mi lasciano positivamente sorpreso. Infatti il modo di sintetizzare i vari punti, risulta efficace alla lettura ed è facilmente comprensibile. Man mano che proseguo la lettura i bei pensieri svaniscono piano piano. Non tanto nel modo in cui è scritto ma per le cose che trovo scritte. Compaiono molte promesse che ingolosiscono parecchio chi versa in difficoltà economica (come tutti noi del resto) come:
  • Eliminazione dell'IMU (si è parlato di rimborsi che non sono fattibili, in quanto gran parte di quei soldi sono stati già spesi dallo Stato. Dunque si dovrebbe attingere da altri fondi, ma quali???)
  • No alla patrimoniale (questo non interessa il popolo ma solo un cerchio ristretto di persone che, come lui,  fanno parte della casta dei -passatemi il termine- rotti in culo. Questi ultimi dovrebbero sentisi in dovere di aiutare chi in questo momento si trova in grosse difficoltà)
  • Riconoscimento alle imprese, per le nuove assunzioni di giovani a tempo indeterminato (sarebbe una buona cosa se non fosse che nella stessa pagina c'è scritto che vogliono il ritorno in toto della legge Biagi, mah?!?!)
  • Abolizione degli enti inutili (mirano sempre all'ignoranza della gente facendo credere che eliminando gli "enti inutili" si abbia un ritorno economico positivo. Un pensiero sbagliatissimo  dal momento che chi lavora in quei settori verrà tagliato: rimarrà senza lavoro. Oramai questi enti esistono: bisognerebbe regolarizzarli e aumentare i loro compiti cercando di "sfruttarli" al meglio)

Ci sarebbero altri punti da analizzare, tuttavia il post risulterebbe troppo lungo e noioso. Vi posso assicurare che si incontrano altri punti sconcertati per chi ancora credere in un'Italia giusta ed equa per tutti (vedi paragrafo sulla giustizia pag.15). Sono solo false promesse che non si potranno mantenere in quanto il governo Italiano non è in grado di far fronte a tutte queste riduzioni di tasse (irap in primis, imu, accise ecc..). Così facendo si creerebbero solo maggiori problemi che andrebbero ad intaccare ancora di più l'economia generale del paese che è già debole. 
Inoltre trovo che un partito che pone come obiettivo primario:
  • attribuzione e utilizzo in ambito regionale, prevedendo la riduzione della pressione fiscale, di risorse in misura non inferiore al 75% del gettito tributario complessivo del Enti di cui all'art. 114 della Costituzione prodotto nel singolo territorio regionale e che le risorse prodotte del restante 25% gettito tributario complessivo siano utilizzate dallo Stato per sostenere le spese di Amministrazione relative a funzioni non territorializzabili e quelle relative alla perequazione nazionale.
non debba entrare nemmeno in Parlamento.  Con questa proposta solo determinate regioni (quelle del Nord) vedrebbero aumentate le loro ricchezze e i loro servizi (sanità, scuola, sicurezza, posti di lavoro ecc..). Così si creerebbe ancora più dislivello all'interno dell'Italia. Chi ama l'Italia non può che rabbrividire di fronte a queste proposte che lascerebbero il Sud in condizioni tragiche e disumane creando all'interno dello stesso stato un paese del Terzo Mondo