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martedì 26 febbraio 2013

Elezioni politiche 2013: Un Italia che non c'è


Calma. Respiro. Rifletto.

Ho assistito ad uno scempio. Non avrei mai pensato di dover essere spettatore di un evento simile. Tutto ad un tratto mi sono trovato in una realtà virtuale fatta di proezioni/exit poll. Ho visto gente esultare (grillini, berlusconiani), gente accusare (Ingroia), gente ammutolita (Bersani, Renzi). Ho visto un' Italia ferma, incapace di dare una svolta al proprio futuro. Non mi sarei aspettato che i miei compaesani votassero ancora una volta per il centrodestra (oltre il 29%). Non me lo sarei aspettato visto tutto il male che questi "uomini" hanno commesso nei confronti di tutti noi, dopo tutte le loro malefatte, le loro brutte figure che hanno messo in ridicolo l'Italia al cospetto del mondo. Non posso credere che una certa parte di popolazione creda ancora alle loro belle facce piene di falsità. Non voglio credere che regioni del Sud (Campania, Sicilia, Puglia, Calabria) abbiano ancora una volta scelto la parte sbagliata. 
Qualche post fa avevo difeso e creduto in un' Italia unita. Ora posso affermare con il mio disprezzo più assoluto, che le persone di quelle terre (io sono nato in Campania) meritano tutto quello che stanno passando. Meritano tutta la povertà che stanno vivendo. Sono schiavi di una politica che rende schiave le persone ignoranti. Loro (PDL) attingono le proprie risorse là dove l'ignoranza (Sud), a questo punto, regna sovrana. Non mi capacito nemmeno dell'esultanza a dismisura dei grillini frutto, forse, di una poca esperienza ai "grandi palcoscenici" che non li rende coscienti della gravità della situazione. Dopo i risultati elettorali ci troviamo di fronte ad una situazione molto simile a quella in cui versa la Grecia... e questi gioiscono? 
Secondo il M5S non ci sarà più: una politica falsa, una politica piena di soldi, non ci sarà più questo, non ci sarà più quell'altro. Forse conviene ricordare a Grillo che dopo queste elezioni, entro breve tempo non esisterà più un' Italia. Il modo di fare dei grillini li rende presuntuosi e la presunzione non porta da nessuna parte. L'esempio è sotto gli occhi di tutti. Bersani si considerava il "Dio Vittoria" invece si è ritrovato con un pugno di mosche in mano. Per settimane si era fatto vanto, durante tutta la campagna elettorale, di una facile vittoria. Fino ad ora ha vinto solo il suo silenzio, concluso con un imbarazzante: "Io non abbandono la nave".
Ora ci aspettano mesi di urla, accuse, e di nulla di fatto. L'Italia pian piano scivolerà sempre più giù. 
I grillini pian piano faranno i conti con la realtà del governare, Bersani si renderà conto che si è "sputtanato" appoggiando Monti (perché secondo me non l'ha ancora realizzato), Berlusconi continuerà a far finta di niente e a fare promesse del tipo: "Italiani vi restituirò la vita una volta morti" (cosi i vecchietti andranno al sindacato ad informarsi sul come fare), e l'Italia piano piano senza lamentele soccomberà in un coma profondo.


Panico. Paura. Ansia.

Ho 24 anni. 
Sono giovane
Amo la politica
Amo il mio paese
Amo la mia città
Amo la mia gente 
Amo la mia casa
Amo il mio ieri
Amo il mio oggi
Ma forse non amerò più il mio domani 

Sono pieno di angosce che fino all'ultimo ho sperato potessero svanire con l'aiuto di un governo in grado di garantirmi un futuro ricco di tranquillità e stabilità. Nulla di tutto questo è accaduto. Colpa dei miei concittadini che quando sono chiamati a decidere su qualcosa d'importante soffrono di ansia da prestazione. Questa ansia li logora al tal punto che sul più bello, quando pensano di aver fatto la scelta giusta, SBAGLIANO.
Ora mi ritrovo qua con un futuro ancora da costruire. Un domani che vedo ancora più nero, con la consapevolezza che un giorno quel poco che ho costruito, grazie a lavori saltuari e sacrifici, mi sarà tolto per colpa dell'ignoranza della gente che crede ancora nelle favole del Politico Pinocchio.


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