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giovedì 22 novembre 2012

Il lato oscuro del bene

Inizio con il dire che con la "Chiesa istituzione" non ho un bel rapporto. Il modo di professare la parola di Dio da parte di preti,parroci, vescovi ecc., spesso non coincide con il loro modo di comportarsi. Le loro perle di saggezza non corrispondono alle loro azioni. Il modo di occultare le prove dei loro sbagli urta la mia sensibilità e la mia dignità di uomo. Per sbagli intendo: pedofilia. Il male che più di ogni altro è dietro la loro tunica. Il problema maggiore è quando un vescovo di una diocesi viene a conoscenza di questi fatti  abominevoli  e cerca di mettere al riparo il buon nome della chiesa coprendoli. Il problema spesso si risolve spostando quel determinato parroco da una città all'altra, da un paese all'altro o mandandolo in missione. 
Tutti ci ricordiamo i fatti accaduti negli USA, quando sia il vescovo che l'arcivescovo di Boston, furono condannati entrambi per avere permesso a diversi preti di continuare a commettere violenze su minori senza prendere provvedimenti e denunciarli alle autorità competenti.
A questo caso ne fanno seguito altri, sparsi un po' per tutto il mondo. Infatti si possono ricordare anche altri esempi come quello irlandese emerso nel biennio 2009-2010 o quello tedesco dove il vaticano fu addirittura accusato di aver cercato di coprire gli atti di pedofilia di svariati sacerdoti.
Dopo tutti questi scandali la Chiesa con la sua massima istituzione, il Papa,  ha dato un segnale forte e di disprezzo verso questi atti. Questo loro prendere posizione a fatto compiuto rende poco sincere quelle parole: i vescovi e gli arcivescovi sono sempre in contatto con le autorità vaticane, le quali sono sempre messe al corrente di tutto. Tale presa di posizione ad atto avvenuto suona come un pararsi il culo (scusate il termine) per apparire sempre belli, bravi e splendidi.
Quello che mi fa più rabbia è che, una volta condannati dalla giustizia ordinaria, loro continueranno ad avere una vita normale e senza problemi (anche se in carcere) mentre i poveri ragazzi abusati avranno delle problematiche sociali che non gli permetteranno di vivere la vita come dovrebbe essere vissuta.

MI CHIEDO: E' SUFFICIENTE IL CARCERE PER QUESTE PERSONE?E' SUFFICIENTE LA SCUSA DECANTATA DAL PAPA E DALLE DIOCESI LOCALI?CHI  RIDARA' LA  VITA, LA DIGNITA' A QUEI BAMBINI ABUSATI?


1 commento:

Gim ha detto...

Nessuno potrà cancellare ciò che è stato fatto a quei bambini. L'affetto, l'amore e il sostegno della famiglia e del contesto sociale in cui vivono, sono tutti elementi importanti affinché il bambino possa vivere una vita "normale", nonostante l'abominio che ha subito. Tuttavia, tutto ciò non basta: è essenziale che bimbo e famiglia ricevano un adeguato, intenso e continuato sostegno psicologico.
Ritengo che la Chiesa, nel momento in cui riconoscesse un tale reato, dovrebbe provvedere pagare le spese per un percorso terapeutico (sia per il bambino che per la famiglia).