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giovedì 29 novembre 2012

SSN: un Monti da scalare

Il prima: 

Monti: " Il SSN non è sostenibile occorre riforma"

Il dopo:

Monti: " La salute è un diritto di tutti."



Il durante:



Non sono passate nemmeno 24 ore, che il nostro Premier, fa autocritica alla sue dichiarazioni. Evidentemente stamane, si è reso conto della gaffe (il prima) commessa, cercando successivamente di correggere il tiro (il dopo). Meno male che qualche volta il Monti nazionale, aziona il suo cervello personale. Si sarà reso conto, che un paese civile non può permettersi il lusso di non avere un SSN adeguato, che fornisca la giusta assistenza ad ogni singolo paziente. Un esempio sono gli Stati Uniti D'America, che con Obama, stanno cercando di cambiare il loro SSN per renderlo accessibile a chiunque ne abbia bisogno.
Visto che siamo nel 2012 su questo argomento non si dovrebbe porre nessun dubbio ne nessuna discussione, anzi dovrebbe essere un fatto assodato. L'assistenza sanitaria, quindi, è un diritto e basta. Per capire questo, occorre solo pensare che una persona ammalata presenta gli stessi bisogni e gli stessi sintomi, indifferentemente dal proprio conto corrente bancario. 
Se venisse a mancare questo diritto, si renderebbe vano anche il giuramento di Ippocrate che i medici fanno prima di avviarsi definitivamente alla loro professione. Senza la sanità pubblica, quindi, verrebbero a mancare i fondamentali di questo giuramento. Ovviamente l'abolizione del SSN non obbligherebbe i dottori a non fornire assistenza gratuita, ma sicuramente sarebbero una minima parte rispetto al bisogno effettivo. Si scatenerebbe, così, una caccia alle streghe; una lotta tra "malati poveri" dovuta all'eccessivo tempo di attesa per ricevere assistenza pro bono.  



Finisco con il dire: " dopo che questo governo, come i governi precedenti, ci hanno tolto tutto e ci hanno lasciato al verde, almeno lasciateci ammalare e curare in santa pace."

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